ECCO PERCHE’ CONVIENE COSTITUIRE UN TRUST PER LE COPPIE DI FATTO

Il legislatore italiano ha accolto indirettamente l'istituto del Trust, che è disciplinato da norme di common law.
 
Nella Civil Law infatti non esiste un istituto identico, anche se sono stati introdotti alcuni istituti che hanno una struttura simile ma differenti finalità come gli atti di destinazione e per altra via il fondo patrimoniale.
 
Mentre però il fondo patrimioniale è una convenzione matrimoniale e dunque può essere stipulata con la forma dell'atto pubblico e alla presenza di due testimoni solo da due persone unite in matrimonio, il Trust istituto molto più duttile è destinato a qualsiasi soggetto.
 
Dal punto di vista giuridico il Trust autodichiarato, può raggiungere, tra conviventi o coppie di fatto, le stesse finalità che raggiunge il fondo patrimoniale.
Nel Trust autodichiarato il disponenete che è anche il trustee, può segregare nel Trust uno o più beni destinandoli ai bisogni della famiglia di fatto; in questo modo i beni sono tutelati da uno "schermo" che li rende più difficilmente aggredibili dai terzi, costituendo tutela per i soggetti disponenti.
 
Il Trustee amministrerà i beni nell'interesse dei destinatari e la prorietà rimarrà in capo al disponenete - trustee senza quindi comportere alcuna tassazione non verificandosi alcun trasferimento.
Restano fermi ovviamente i vincoli relativi alla normativa prevista a tutela dei creditori antecedenti alla segregazione dei beni in Trust.

 

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