“L’UTILITÀ DELLA TRASCRIZIONE DEL CONTRATTO PRELIMINARE”

La stipula del preliminare (anche se perfettamente registrato), così come la proposta sottoscritta e subordinata alla erogazione del mutuo, fa sorgere solo un obbligo giuridico tra venditore e acquirente, senza determinare il trasferimento della proprietà.
Pertanto, potrebbe accadere che, nonostante il “compromesso”, il venditore venda lo stesso immobile ad altra persona oppure, caso più frequente, subisca nel frattempo sullo stesso immobile formalità pregiudizievoli (ipoteche, pignoramenti, domande risarcitorie eccetera).
In questi casi, il compratore potrà chiedere al Giudice (dopo anni di causa) solo il risarcimento dei danni, perdendo il compratore la possibilità di acquistare la casa e, se già data, anche la caparra.
Per evitare di trovarsi in una situazione del genere, la legge mette a disposizione lo strumento della trascrizione del preliminare nei registri immobiliari.
In tal modo, il compratore si assicura senza rischi la casa e eventuali acconti versati, oltre ad avere il tempo giusto per cercare eventualmente il migliore mutuo e controllare eventuali irregolarità sull’immobile.
Per la trascrizione del preliminare i costi sono:
- 200 € di imposta di registro e 155 € di imposta di bollo (che comunque andrebbero pagate anche per il rischioso preliminare solo registrato)
- 235 € tasse e imposte ipotecarie;
- circa 1500/2000 euro di onorari notarili tutto compreso.

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