PRIME CASE: “LA STANGATA” ?

In attesa della riforma del catasto, da gennaio 2014 l’imposta di registro che si deve corrispondere allo Stato, tramite Notaio, per chi acquista la prima casa, passerà dall'attuale 3% al nuovo 2% del valore catastale dell’immobile, con un apparente risparmio, quindi, di un punto percentuale.
 
Una notizia buona. Ma attenzione.
 
E' probabile che il Governo disporra' un aumento della “base imponibile”, cioè la base (cd. Valore Catastale) per calcolare proprio quel due per cento, che si dovrà corrispondere in occasione dell'acquisto.
Il valore catastale, oggi ancora molto spesso inferiore al valore di mercato, potrebbe quindi aumentare verso l’alto.
 
La riforma del catasto, se mai verrà portata a termine, determinerà il valore degli immobili in base ai metri quadri, non più ai vani, come ora ancora invece avviene.
Inoltre, finalmente si avrà riguardo agli effettivi valori di mercato.
 
Una riforma proiettata a ridare equilibrio al mercato, visto che oggi abitazioni di pregio presentano rendite equivalenti a quelle di livello molto inferiore.
In attesa però che cio' avvenga, il Governo potrebbe recuperare quell'uno per cento che andrà a perdere nel nuovo anno, proprio con un aumento delle rendite o dei coefficienti di moltiplicazione.
 
Ricordiamo che oggi, per calcolare la rendita effettiva di una casa che si intende comprare (su cui calcolare il nuovo 2%), occorre moltiplicare la rendita per 115,50, se si chiedono le agevolazioni prima casa, ovvero per 126, per gli altri casi..

 

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